Competenze, inquadramento professionale e strumenti attuativi
Il referente per la formazione della FIM vicentina, Alvise Ferronato, illustra cosa prevede il contratto nazionale su questo argomento, quali sono gli spazi di manovra che abbiamo per partecipare all’analisi delle competenze, alla stesura del piano formativo, ad esigere quella che di fatto è l’implementazione di un DIRITTO come quello formativo.
La formazione rappresenta uno degli elementi di vera tutela del lavoro.
Ai lavori partecipa Cristiana Pauletti, referente della FIM Veneto alla formazione, che espone quali sono le risorse a disposizione per la formazione.
I fondi Interprofessionali Nazionali sono associazioni promosse dalle principali associazioni datoriali e sindacali. Le risorse ci sono e vanno utilizzate con il coinvolgimento dei delegati sindacali. FONDIMPRESA tra il 2004 ed il 2022 ha gestito una somma in formazione di circa 5 mlrd di €. Il tema è come vengono utilizzati ed a chi viene rivolta la formazione.
Il delegato può proporre iniziative di aggiornamento delle competenze, deve monitorare l’efficacia della formazione, potendo concordare a chi va fatta la formazione.
Con Massimiliano Nobis, componente della segreteria FIM nazionale, affrontiamo il tema dell’esigibilità del diritto soggettivo alla formazione, così come definito nel CCNL dei metalmeccanici.
La formazione è ancora vista dalle aziende come un costo invece che come elemento di tutela per i lavoratori.
Bisogna tenere conto della percezione dei giovani che si aspettano crescita professionale e di chi invece è vicino alla pensione che lo ritiene meno indispensabile.
L’approccio culturale alla formazione va accelerato, allo stesso modo con cui vennero implementate le 150 ore di diritto allo studio, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno.
L’importanza della formazione anche nelle politiche attive nei casi di crisi aziendali, avranno efficacia quando la formazione sarà vista come un valore proprio della cultura aziendale.
