“Valbruna: Il bando della Provincia di Bolzano mette a rischio i posti di lavoro a Bolzano e a Vicenza, 1800 lavoratori a rischio piu’ l’indotto.”

Le segreterie territoriali di Vicenza FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL lanciano un allarme gravissimo: la mancata revoca del bando di gara sull’area delle acciaierie Valbruna a Bolzano, unitamente alla forte incertezza aziendale, mette a rischio l’intera continuità produttiva del sito altoatesino e produce immediate ripercussioni sul sito di Vicenza, con potenziale coinvolgimento di oltre 1.800 lavoratori diretti e dell’indotto molti di più.

  • Nei giorni scorsi è scaduta la concessione data dalla Provincia autonoma di Bolzano a Valbruna per i terreni dove sorge lo stabilimento Valbruna di Bolzano, una concessione attiva dal 1995.

La provincia, invece di aprire una trattativa con Valbruna per il proseguimento della concessione dei terreni, ha preferito fregarsene dei 580 lavoratori impiegati alle Acciaierie di Bolzano ed ha pubblicato un bando per assegnare quell’area al miglior offerente.

  • La Provincia autonoma, nemmeno davanti alla richiesta di FIM CISL, FIOM CGIL, UILM UIL e del Ministro Urso di fermarsi e ritirare il bando si è fermata; ha preferito proseguire a testa bassa su un progetto che mette in discussione l’occupazione di Bolzano e Vicenza. Un bando che, nei contenuti, sembra costruito per impedire la permanenza di un polo siderurgico in quell’area.

Come Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil abbiamo indetto una manifestazione per martedì 7 ottobre che partirà dalla Valbruna di Bolzano e terminerà sotto la Provincia di Bolzano. Oltre 500 Lavoratori partiranno dalle Acciaierie Valbruna di Vicenza, per unirsi ai colleghi di Bolzano per sostenere le nostre seguenti richieste:

  1. Ritiro immediato del bando della Provincia sull’area di Bolzano, in modo da consentire una rimessa in discussione della procedura e favorire un dialogo inclusivo con tutte le parti
  2. Garanzie scritte sull’operatività e l’occupazione nei siti Valbruna di Bolzano e Vicenza.
  3. Che il Governo attivi immediatamente il Golden Power o altri strumenti legislativi idonei, per tutelare un asset strategico nazionale.
  4. Presentazione di un piano industriale vincolante, dotato di investimenti per ammodernamento, efficientamento ambientale ed innovazione tecnologica, per rendere il polo competitivo nel lungo termine.
  5. Avvio urgente di un tavolo istituzionale nazionale, con il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero del Lavoro, delle Regioni Trentino A.A. e Veneto, della Provincia autonoma, dell’Azienda e delle Organizzazioni Sindacali, affinché si determini un percorso chiaro e condiviso.
  6. La convocazione di un’audizione parlamentare urgente, affinché la Camera e il Senato si facciano garanti della vertenza, monitorando lo sviluppo delle iniziative e del piano strategico
  • Le segreterie provinciali di FIM, FIOM, UILM sono pronti a continuare la mobilitazione anche dopo martedì 7 ottobre 2025 con tutte le iniziative che si rendessero necessarie a partire dagli scioperi, presidi e manifestazioni. Finché non si metteranno in sicurezza i posti di lavoro noi non ci fermeremo, fino a quando ogni posto di lavoro non sarà al sicuro e Valbruna potrà continuare la sua attività, continuerà la mobilitazione.

Provincia autonoma di Bolzano, Azienda e Governo, si assumano le loro responsabilità, nei tempi e nei modi richiesti; si apra un tavolo per trovare delle soluzioni che garantiscano l’occupazione ed il futuro della Valbruna. Se sarà così, noi a quel tavolo ci saremo, pronti a confrontarci.

03 ottobre 2025

FIM FIOM UILM Provinciali Vicenza

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