Le linee guida di Fim-Cisl Vicenza per i prossimi 4 anni

Si è concluso ieri con successo il XX congresso della FIM CISL di Vicenza presso l’Oasi Rossi di Santorso (VI)


Il XX Congresso della FIM CISL di Vicenza ha riunito i 144 congressisti eletti a delineare le linee guida dell’Organizzazione per i prossimi quattro anni di mandato.
Il luogo dove si svolge il congresso è stato scelto in quanto un luogo di cura e di coinvolgimento delle persone fragili. Partecipare significa che nessuno deve essere lasciato solo.

  • Il titolo scelto per questo congresso è: PARTECIPA AL LAVORO, FORGIA LA PACE, viene sottolineato come queste parole siano importanti, le parole sono la forma a cui dobbiamo dare sostanza con le azioni. Nuovi modi di comunicare non solo possono risolvere, ma anche prevenire le guerre, quindi forgiare la pace. È con le parole che trattiamo con le aziende.
  • Si sottolinea come il Consiglio Generale composto dai delegati eletti, sia il punto fermo non solo per rafforzare la rappresentanza sindacale, ma anche per promuovere una società più giusta.

LE TEMATICHE AFFRONTATE DURANTE IL CONGRESSO

LA CRESCITA

La crescita, puntando sulla valorizzazione del rappresentante sindacale. I dati indicano che la FIM ha una crescita di iscritti solida e continua. La FIM è presente con iscritti in 1400 aziende. In 219 aziende sono presenti rappresentanti sindacali eletti nelle liste FIM, che rappresentano un bacino di 25000 addetti. Aumentato anche il numero di impiegati coinvolti ed eletti come RSU.

I FATTORI DI SVILUPPO

I fattori che hanno permesso questo sviluppo sono molteplici. La capacità di essere vicini ai lavoratori nei loro problemi. L’analisi dei dati che consente una migliore programmazione. Il coinvolgimento degli iscritti. La delega digitale, la facile reperibilità di informazioni, ma soprattutto un contenitore che sia in grado di dare le risposte tecniche, ma soprattutto di comunicare i valori, attraverso il nuovo sito web.

Raffaele Consiglio, segretario generale CISL Vicenza; Nicola Panarella, segretario generale Fim Veneto; Ferdinando Uliano, segretario generale FIM.

LE MUTATE ESIGENZE E NUOVE FORME DI SINDACALISMO

Le mutate esigenze e le nuove forme di sindacalismo. Dimostriamo la capacità di essere presenti con risposte concrete anche nelle piccole aziende. Si fa notare come nelle grandi aziende, dove la contrattazione è più sviluppata e più radicata, questa possa essere data per scontata.
Lo studio in collaborazione con FELSA CISL di Vicenza, affidato al Centro Studi CISL, rileva che il 75% dei lavoratori ritiene molto importante il sindacato per la difesa dei diritti dei lavoratori. Interessante come l’80% degli intervistati ritenga importante il sindacato come fattore di coesione nella collettività e nel mondo del lavoro, pur percependo un progressivo indebolimento. Si rileva la difficoltà a rappresentare i cosiddetti lavoratori atipici, che rischiano di non sentirsi rappresentati.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Questo si esprime con una crescita non solo di quantità ma soprattutto di qualità nelle relazioni, dimostrando di essere al passo con i tempi.

LA PARTECIPAZIONE E IL COINVOLGIMENTO

Come previsto nell’art. 46 della Costituzione Italiana la partecipazione è il mezzo che consente di migliorare non solo le condizioni economiche dei lavoratori ma anche come volano per un progresso sociale.

LA STORIA SIAMO NOI

Sono passati 80 anni dalla liberazione dal fascismo, 80 anni in cui si è sviluppata la democrazia. Si sottolinea come sia importante ricordare chi ha dato la vita per poterci dare la libertà. Si fa riferimento alla fucilazione, a Reggio Emilia dei Fratelli Cervi, per mano dei nazifascismo. Importante è non dare per scontata ed acquisita in maniera definitiva la Libertà. Si pone l’accento di come forme più velate e “gentili” di fascismo si esprimano, non solo in Italia, ma in modo diffuso nel mondo. I telegiornali troppo spesso descrivono adunate di persone che in dispetto alla costituzione marciano facendo il saluto romano. La FIM e la CISL condannano senza riserve questi atteggiamenti che si mostrano anche con insensate politiche anti migratorie.

FORMAZIONE E SVILUPPO

Nei trascorsi quattro anni sono stati formati 90 nuovi delegati con il corso “base”, 40 delegati sul corso lettura busta paga, 24 delegati al corso Senior, 17 su corsi di previdenza complementare e 2 sulle competenze digitali. 5 delegati hanno partecipato al corso operatori e dirigenti. 5 Delegate e un’operatrice al corso pari opportunità. Questi i numeri che la FIM è orgogliosa di presentare.

OLTRE I CONFINI

La geopolitica, la globalizzazione e la connessione continua delle economie mondiali ci fanno capire che non possiamo stare chiusi dentro i nostri confini, ma c’è bisogno di confronto con i colleghi di altri paesi. Ad Istanbul abbiamo partecipato alla 5° conferenza dei sindacati del bacino mediterraneo e lo scorso 5 febbraio eravamo ad una manifestazione europea per il rilancio delle politiche industriali a Bruxelles davanti al parlamento europeo.

LA DIVERSITÀ E L’INCLUSIONE

Le differenze salariali tra donne e uomini lavoratrici, registrano un un gap che va dal 15 al 43%. Donne, madri, mogli e compagne che devono accettare contratti e salari al ribasso per poter conciliare lavoro e cura dei familiari, questa situazione va combattuta con politiche di maggior supporto alla maternità e alla paternità. La ferma risposta della FIM CISL nel combattere le violenze nei luoghi di lavoro attraverso la sensibilizzazione e la formazione.

L’INCLUSIONE DEI GIOVANI

Solo un lavoro stabile consente di poter fare progetti per la vita. Si sottolinea come negli ultimi 40 anni, all’incremento del valore degli immobili non sia seguita una rivalutazione degli stipendi. Negli ultimi 70 anni ogni generazione ha risolto crisi che sembravano irrisolvibili e anche adesso i giovani sono a confronto con problematiche che sembrano insormontabili. Indispensabile è il dialogo intergenerazionale e il coinvolgimento in modo che entrino in prima persona nel dibattito, ma soprattutto nelle decisioni.

L’INCLUSIONE DEI LAVORATORI STRANIERI

Il sindacato è il luogo dove, il colore della pelle, la fede, la provenienza non fanno differenza. Ad oggi il 14% dei nostri delegati, pari 31 persone è straniero. La FIM CISL da sempre lotta contro ogni forma di razzismo. Siamo contro a politiche sull’immigrazione che tendono ad escludere ed emarginare. Stiamo costruendo muri quando invece dovremmo capire che l’immigrato è una ricchezza culturale ed economica e anche l’unica opportunità contro la natalità zero. Si ringrazia ANOLF e lo sportello STAI (servizi della CISL di Vicenza) per l’impegno nel dare assistenza a queste persone; si ringrazia l’impegno di ISCOS (Istituto per la cooperazione internazionale) nell’aiuto alle persone che attraversano le rotte balcaniche.

RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITÀ DI RETRIBUZIONE

Questo è un ideale di marchio FIM. Siamo pronti a confrontarci su questo argomento che va a difesa dell’occupazione, che consente un miglior bilanciamento tra tempi di vita e lavoro, migliorando la qualità della vita.

SALUTE E SICUREZZA

Crediamo che una maggiore formazione degli RLS ed RSU, la presenza degli RLS territoriali, un aumento degli organi di controllo, una maggiore e continua formazione a tutti i lavoratori, possano contrastare dei numeri che sono intollerabili per un paese industrializzato. Aumento delle malattie professionali, aumento delle invalidità post infortuni e 3 morti al giorno non possono essere accettati.

POLITICHE INDUSTRIALI

Chiediamo politiche a sostegno delle aziende in crisi a causa della transizione energetica. Troppi settori stanno soffrendo per la mancanza di una politica industriale europea. Mancano misure a sostegno del settore auto. Le difficoltà le vediamo quotidianamente e da troppo tempo, con la paurosa impennata da parte delle aziende nella richiesta di ammortizzatori sociali. L’immobilità europea, stretta tra i dazi di Trump e l’aggressività dell’economia cinese, rischiano di stritolarci. La transizione deve essere green ma anche socialmente sostenibile. Insieme a FEMCA, FISASCAT e FELSA chiediamo un fondo speciale per la gestione della crisi e per impedire i licenziamenti.

CONTRATTAZIONE AZIENDALE

Solo nel 30% delle aziende è presente una contrattazione di secondo livello. Va definito un contratto che dia la certezza di poter esigere questa forma di accordi.

Ferdinando Uliano, segretario generale Fim
Nicola Panarella, segretario generale Fim Veneto

IL CCNL METALMECCANICA INDUSTRIA

Il CCNL Metalmeccanica Industria rappresenta più di 1 milione e 500 mila tra lavoratrici e lavoratori. Lo scopo principale è quello di proteggere il potere d’acquisto dall’inflazione, ma anche di definire incrementi certi per il futuro. Il contratto ad oggi scaduto, ha risposto a questa esigenza. Riteniamo fondamentale mantenere questo modello. Le 16 ore di sciopero unitario di dicembre e febbraio con le altre OO.SS. è teso a far smuovere una situazione di impasse su cui Federmeccanica si è chiusa. Troviamo irrispettoso questo atteggiamento di chiusura totale. Chiediamo alla controparte di sedersi al tavolo e riaprire la trattativa. Proponiamo un contratto che guarda al futuro. Sostenibilità sociale ed ambientale, migliorare la qualità della vita con la sperimentazione della riduzione di orario, lo sviluppo della contrattazione di secondo livello, la formazione, ampliare il welfare, e soprattutto un metodo efficace in merito alla salute e alla sicurezza di chi lavora.

LE RELAZIONI E IL TERRITORIO

FIM FIOM e UILM, con diverse visioni ma tutte comunque convergono sul fatto che la persona sia al centro. Ci aspettano momenti difficili e complicati che solo insieme possiamo gestire.
Ringraziamo il Segretario Generale della CISL di Vicenza Raffaele Consiglio per il suo intervento legato all’intreccio tra territorio, politica ed economia.

Davide Passuello, riconfermato segretario generale Fim Vicenza per il quadriennnio 2025-2029

LA DIMENSIONE CONFEDERALE

La dimensione confederale è importante. La possibilità di confronto con le altre categorie ci consente di avere una visione più ampia e profonda. Collaboriamo con FELSA (somministrati) per raggiungere i lavoratori atipici, con Filca (edilizia) in un progetto di consapevolezza sul tema di sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro, con la FISASCAT (terziario) per raggiungere tutti i lavoratori che hanno rapporti con aziende metalmeccaniche. La confederazione ci permette di fornire servizi puntuali e precisi alle persone, quali il patronato INAS, il CAF, l’ufficio legale, l’associazione di consumatori ADICONSUM.

LA PACE

La relazione del Segretario Generale Davide Passuello si conclude con una riflessione sul periodo storico che stiamo attraversando. La violenza delle guerre che ci circondano, la radicalizzazione delle idee che portano all’impossibilità di dialogo hanno bisogno di una risposta pronta. Il dialogo è la risposta, l’unico mezzo per poter sciogliere le tensioni e riaprire a progetti basati sui valori e sul rispetto di ogni essere umano.

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